Padule di Fuchecchio



ANCORA DENUNCE PER BRACCONAGGIO NELL’ EMPOLESE

BRACCONAGGIO/VIGILANZA WWF

ANCORA DENUNCE PER BRACCONAGGIO NELL’ EMPOLESE:

ABBATTIMENTI DI FAUNA PROTETTA FRINGUELLI E PEPPOLE, UTILIZZO DI RIPRODUTTORI DEL SUONO VIETATI

SEGNALATE ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA QUATTRO PERSONE

Continuano senza sosta i controlli venatori  sul territorio fiorentino  da parte   delle Guardie del WWF Italia. Lo scorso fine settimana, una  vasta operazione, interessante una fascia di territorio che dal Comune di Gambassi Terme conduce sino ad Empoli ed il Padule di Fucecchio, ha visto impegnati una quindicina di Agenti che sono intervenuti su specifiche segnalazioni da parte di cittadini e su situazioni programmate d’ufficio. Le pattuglie in servizio  hanno  accertato diverse violazioni amministrative ed illeciti penali, soprattutto per abbattimenti di fauna protetta e uso di riproduttori del suono vietati.

Nel Comune di Gambassi Terme due  cacciatori sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per detenzione ed abbattimento di fauna non cacciabile con esemplari di Fringuelli e Peppole ed esercizio venatorio con  richiamo elettroacustico, mezzo vietato dalla legge Nazionale 157/92  che regola  la tutela della fauna.

Nel Padule di Fucecchionei pressi della Riserva naturale delle Morette, pattuglie a terra in ausilio ad altre con natante, hanno potuto accertare violazioni amministrative per oltre 2.400,00 € a carico di cacciatori in esercizio su lago ghiacciato, detenzione munizioni con piombo e per  mancate annotazioni sul tesserino Regionale;  anche qui  purtroppo non sono  mancate violazioni penali per detenzione e uso di richiamo elettroacustico: due i cacciatori identificati e  denunciati alla Procura della Repubblica di Firenze per utilizzo di suddetto mezzo di caccia  vietato.

I controlli continueranno assiduamente sino alla fine di Gennaioma il contesto non è certo dei migliori, l’attuale situazione creatasi dalla riforma della pubblica amministrazione ha generato un pericoloso vuoto normativo che non facilita certo l’opera della Polizia Provinciale. La Regione – alla quale sono passate le competenze prima spettanti alle Provincie – non ha ancora stabilito chi dovrà  effettuare la vigilanza venatoria ed ittica nelle aree non metropolitane, comprese le riserve naturali, e le Province non hanno più nessuna delega ambientale. Insomma una situazione estremamente dannosa per la tutela dell’ambiente che deve essere risolta il prima possibile.22