Ci sentiamo in dovere di rispondere al Sig. Maltagliati di CPA, che ci ha tirati in causa sulla cronaca locale di questi ultimi giorni (e non è la prima volta) in merito al nostro campo antibracconaggio nel Padule di Fucecchio.
Preliminarmente ci preme ricordare che il WWF Italia, a prescindere dalle raccomandazioni ISPRA, che ci consentono peraltro di rafforzare i presidi di controllo venatorio in determinate aree del paese particolarmente vocate al“bracconaggio”, sceglie di anno in anno (e da diversi lustri), altre realtà ove nel tempo sono avvenuti episodi che per noi rappresentano veri atti di bracconaggio, per svolgervi una campagna serrata di vigilanza.
Quest’anno pertanto è stato deciso di porre attenzione anche al Padule di Fucecchio, senza ricorrere, con buona pace di Maltagliati, alle raccomandazioni del Presidente Vanni.
Ed i risultati non sono mancati, poichè le 25 Guardie WWF (e non 45) oltre le circa 40 sanzioni amministrative per un ammontare di euro 10.000,00, hanno anche redatto 7 notizie di reato che per la nostra associazione rappresentano atti di “bracconaggio”. Senza contare naturalmente che la continua presenza in Padule delle Guardie WWF è servita da deterrente per tanti malintenzionati che negli anni precedenti hanno tenuto un comportamento non in linea con la vigente normativa in materia. E’ bene sapere che il Padule di Fucecchio è la più estesa palude interna italiana e non può e non deve essere considerato un territorio ad uso e consumo dei cacciatori.
Non solo. Negli ultimi 5 anni almeno 40 persone sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria per violazione di carattere penale consumate dentro il Padule, con segnalazioni fatte dal corpo forestale, dalle polizie provinciali di Pistoia e Firenze e dalle guardie giurate del WWF Italia.
Relativamente alle considerazioni sul Centro di Ricerca e Documentazione del Padule di Fucecchio, non crediamo che la nostra campagna di controllo venatorio sia servita a dargli lustro. Il Centro con il suo operato ultra ventennale si è creato da solo una reputazione propria di grande valore scientifico, riconosciuta da enti, istituzioni e cittadini comuni amanti della natura. Ben vengano finalmente finanziamenti regionali e comunali per far si che possa in futuro continuare la propria opera.
Tra l’altro i fondi regionali erano attesi da tempo, dato che si tratta dell’Ente subentrato alla Provincia nei compiti istituzionali, a meno che “qualcuno” non si auguri la chiusura del Centro per i suo disegni politici e gestionali, cosa che noi combatteremo strenuamente.
Pistoia, 13/02/2018
p. Comitato per il WWF di Pistoia e Prato
Marco Beneforti