Abbiamo letto in merito alle proteste di un comitato di cittadini di Via Stelvio a Pistoia, preoccupati e sconfortati perché hanno trovato l’area del giardino pubblico transennata e chiusa, scoprendo poi che verrà soppiantata a favore di un complesso di edilizia sociale.
Non entriamo certo nel merito del previsto “Social Housing” che peraltro prevede una compensazione di circa 1.600 mq di verde (che però sarà di fatto quella “di servizio” alla nuova costruzione), ma registriamo come, ancora una volta, non vi sia la giusta attenzione, da parte delle amministrazioni, al tema del verde urbano.
Già di per sé i parchi urbani pistoiesi, degni di tale nome, sono molto ridotti (Villone Puccini, Piazza della Resistenza, peraltro ridimensionato, lo “spicchio” di Monteoliveto), se poi non si presta la dovuta attenzione anche ai giardini, allora il senso stesso di “Pistoia città del verde” viene sempre meno.
Non solo. E’ giusto certificare lo stato di salute delle alberature cittadine, intervenendo là dove necessario, ma , al verde soppiantato, deve corrispondere un verde “piantato”, una riqualificazione vera e non fittizia.
Il discorso vale anche per il giardino di Via Stelvio, dove ci saremmo peraltro aspettati più partecipazione e concertazione con gli abitanti del quartiere.
Marco Beneforti
Presidente del Comitato per il WWF di Pistoia e Prato
Pistoia, 22/06/2020