Il 13 dicembre u.s. si è svolto a Palazzo dei Vescovi di Pistoia un incontro – dibattito sul tema “Pesticidi in agricoltura: effetti su salute e ambiente”.
Questione attualissima nella nostra provincia per l’elevata presenza di vivai, coltivati totalmente con metodi tradizionali (chimici). Per questo motivo l’evento era stato pubblicizzato a mezzo stampa e TV locali, con invio di formali inviti a gruppi politici, enti ed amministratori.
Da tempo la nostra associazione si occupa dell’argomento, ma negli ultimi tempi la tematica è diventata ancora più di attualità, atteso che, in varie parti della città, i residenti avvertono pesanti disagi per la continua irrorazione con geodisinfestanti dei vivai, in particolare di quelli trasformati da piena terra “a vasetteria”.
Pertanto il convegno doveva essere una serata non contro qualcuno o qualcosa, anche perché è indubbio che il vivaismo è uno dei settori trainanti della nostra economia, ma un evento per informare, per sensibilizzare, per iniziare un confronto tra città ed operatori.
I relatori erano di prim’ordine, scelti con attenzione: un ingegnere dell’ISPRA, un medico-chirurgo, due biologhe, una psicologa. Un palcoscenico eccellente, così come definito dagli intervenuti.
Peccato però….
In platea molti cittadini attentissimi che hanno fatto domande fin oltre l’orario di chiusura della sala, hanno chiesto gli atti del convegno, hanno invitato a replicare l’evento, ad informare.
Al contrario assenza totale degli operatori agricoli, associazioni di categoria, addetti ASL e ARPAT, Amministratori Locali (eccetto un consigliere comunale del M5S ed uno di SEL).
A nostro modesto avviso crediamo che associazioni di categoria, chi è preposto ai controlli, ad emettere delibere o norme, abbia perduto l’occasione, se non altro per un atto di trasparenza, per tranquillizzare i cittadini sulle modalità di utilizzo dei presidi chimici, sulle verifiche effettuate, sui risultati in proprio possesso e magari approfittare dell’opportunità offerta dall’evento per aprire un confronto costruttivo con la città.
Sempre a nostro modesto parere con la loro assenza alcuni dei suddetti soggetti pubblici hanno ancor di più inasprito il rapporto con la città o peggio ancora insinuato il dubbio che il processo partecipativo, sempre sbandierato ad ogni elezione amministrativa o politica, sia ormai una sfuocata chimera.
COMITATO PER IL WWF DI PISTOIA