L’uccisione a Prato dell’ Ibis eremita del 27 settembre scorso costituisce un gravissimo danno per l’ambiente e per la nostra comunità.
Questo uccello è una specie a grave rischio di estinzione a livello mondiale, e proprio per questo è oggetto di un importante progetto di reintroduzione a livello europeo. L’esemplare ucciso a Prato era un giovane Ibis eremita in migrazione dall’Austria al sito di svernamento nell’Oasi Wwf di Orbetello, e veniva costantemente seguito grazie ad un trasmettitore GPS.
Il bracconiere che lo ha ucciso ha commesso un pesante danno all’ambiente e alla biodiversità, ma anche economico considerate le risorse pubbliche che vengono investite in questo importante progetto.
Il Wwf chiede che le forze dell’ordine e gli organi dell’autorità giudiziaria di Prato facciano il massimo sforzo per trovare e punire il colpevole (o i colpevoli) di questo spregevole atto.
Ogni giorno la distruzione degli habitat, il commercio illegale, il bracconaggio, l’inquinamento, i cambiamenti climatici mettono sempre più in pericolo gli abitanti non umani del nostro Pianeta.
Tutti noi siamo chiamati con urgenza e responsabilità ad agire nel nostro territorio per proteggere la biodiversità, requisito fondamentale per la vita sulla Terra.
Il Comitato per il Wwf di Pistoia e Prato
09/10/2017