L’INSEGNAMENTO DI GRETA
IL Comitato per il WWF di Pistoia e Prato rivolge un forte appello alle persone e alle
comunità, fuori da ogni schieramento, per realizzare il bene comune, e rispondere in
concreto all’invito di Greta, che a giorni verrà in Italia.
Lo sguardo puro dei ragazzi che manifestano ogni venerdì deve finalmente cambiare
la testa, fare le vere rivoluzioni anche fuori dalle paure di catastrofi, dalle statistiche
sul clima “medio” della Terra, dalle cifre di p.i.l. (nel turismo, pesca, nei mancati
investimenti, nei costi di bonifica), dei ricavi non indifferenti del riciclo di carta,
vetro, plastica. E’ fare cultura di base il convincerci nel profondo che non avremo un
“mondo B” né una salvezza privata, ma che ciascuno agendo e guardando nella strada
può compiere atti per conservare la vita, quella degli animali lontani e quella vicina
dei nostri figli. Gli inquinamenti chimici, le isole di plastica, le documentate
estinzioni di specie e morie nell’Artico, l’accumulo di rifiuti nello stomaco delle
balene, la moria degli animali artici, insomma tutto ciò che di spaventoso avviene
nelle foreste, ghiacci e mari, nelle coltivazioni e negli alveari, nelle catene alimentari
è destinato a ripercuotersi come “danno” alla salute “mia e tua”.
Il valore del “Decoro” non può essere separato dalla lotta al Danno che si sta
arrecando a tutti, nato dal non controllo delle periferie urbane; quelle che già ospitano
la maggioranza degli abitanti del mondo. Ogni giorno stiamo fabbricando,
consumando, mettendo in circolo migliaia di tonnellate di metalli e plastiche nella
arrogante, incosciente religione del mono-uso. Ha ragione Greta a dire “Non avete
fatto niente”. Allora, dobbiamo porci come obiettivo di dignità una “pulizia di
cittadinanza”, che anticipi i timidissimi tempi dell’Unione Europea (previsto per il
“2022” solo il divieto di fabbricare piccoli contenitori in polistirolo, cannucce piattini
e posatine, ma non i bicchierini e bottigliette di plastica).
RIFIUTI A PISTOIA
Ad esempio, Pistoia non deve avere più il prato dove si lascia a trofeo un bicchiere
con tanto di cannucce infilate, l’angolo delle lattine bevute in gruppo. I ragazzi hanno
lo zaino: devono non gettare in terra il té di plastica bensì arrivare a un cestino. Le
donne devono togliere il tappo ai mostruosi contenitori dei detersivi, ai dentifrici e
cosmetici. Il polistirolo va spezzato prima con attenzione e inserito nelle campane.
Ogni esempio virtuoso deve essere imitato, e per questo è inspiegabile come il
Comune di Pistoia non richieda per i quartieri popolosi, fuori dalla ristretta vetrina
del centro storico, il porta-a-porta attuato quasi dappertutto in Valdinievole, nel
Mugello, e in tutta la città di Prato. Che è visibilmente l’unico modo di fare una
educazione concreta e giornaliera dei cittadini e così superare i gesti di inciviltà che
si notano nella raccolta mediante cassonetti. Non si può spendere solo per congegni
interrati o pensati soprattutto per i negozi e ristoranti, il cui costo ricada su tutti i
cittadini. In altre città già sono stati tolti: moltiplicano i topi e quindi i veleni in
strada.
PROPOSTE ALLA SOCIETA’ ALIA s.p.a. CHE GESTISCE LE RACCOLTE:
– istituire la raccolta porta-a-porta in tutta la città;
-finchè persistono i cassonetti stradali, garantire ovunque nella città set completi dei tre tipi-base, così da portarvi i rifiutigià divisi; a Pistoia troppo spesso non avviene, o i contenitori sono lontani dalle case
-garantire che le tre aperture siano “tutte” ampie così da non far riempire i contenitori
solo per un terzo del volume e non far lasciare materiale in strada; acquistare solo
nuovi contenitori conformi
-non stampare più poco chiare mini-enciclopedie, ma disporre sui contenitori una
decalcomania di suggerimenti concreti e ora non delucidati (nel cassonetto
indifferenziato “non” va il cibo, le cassette del mercato, il polistirolo, piattini,
bicchierini, vaschette, buste di pasta, biscotti, latte, brodo, olio, vino, succhi…; con la
carta vanno i cartoni, anche della pizza; con il vetro le lampadine di tipo nuovo)
-distribuire (gratuitamente o a prezzo di costo) non sacchi enormi, ma piccoli per
scoraggiare gli ammassi misti; e soprattutto dotarli ciascuno di un codice da annotare
alla consegna, come avviene ad es. in Liguria, così da poter multare gli inadempienti
PROPOSTE A CIASCUN COMUNE, DAL QUALE ATTENDIAMO RISPOSTA:
-portare nel sito di ogni Comune le convenzioni con il gestore Alia, i costi aggiornati
di ogni tipo di servizio, e le relazioni annuali con i quantitativi di tipologia di rifiuto,
previste dal Contratto di servizio vigente nell’Ambito Territoriale Alta Toscana; nel
sito di Pistoia appaiono chiare, e mimetizzate, solo le cifre di spesa: il trattamento
dell’indifferenziato è previsto nel 2018 in ben 5,2 ml su un totale giunto a 12,8, che
comporta aumento delle tariffe
-richiedere in tempi brevi il sistema porta a porta per ogni tipo di rifiuto “in tutti” i
quartieri e abitati
-creare un telefono verde con cui segnalare ogni disservizio, riportandolo sui
contenitori con l’avviso delle sanzioni vigenti (50 euro e oltre)
Pistoia, 15/04/2019
- Comitato per il WWF di Pistoia e Prato
Marco Beneforti