INCENERITORE DI MONTALE PER ALTRI 20 ANNI: INACCETTABILE!
E’ di oggi la notizia secondo la quale, in base ad un accordo tra il CIS e l’A.T.O. Toscana Centro, l’inceneritore di Montale resterà attivo per altri 20 lunghi anni, durante i quali dovrà servire 73 comuni di tutta l’area compresa tra Pistoia e Firenze.
Apprendiamo con sconcerto e stupore questa notizia, che conferma una volta di più quanto la strategia d’ambito per la gestione dei rifiuti,veda ancora negli inceneritori/termovalorizzatori, il principale tassello di tutta la filiera.
E’ inaccettabile, se si pensa che a pochi kilometri, in località Case Passerini, nel comune di Campi Bisenzio, sorgerà un altro inceneritore della portata di circa 198.000 tonnellate / anno. In uno spazio geografico molto breve, avremo quindi due impianti che bruceranno rifiuti a pieno regime.
Già in passato la nostra associazione, insieme ad altri comitati ed associazioni, aveva chiesto tempi certi di chiusura dell’impianto di Montale che, al di là dei cambiamenti tecnologici compiuti in questi ultimi anni, si trova guarda caso in un’area con un’incidenza tumorale molto elevata.
Il WWF si sta inoltre attivando, con osservazioni e ricorsi, contro il progetto di Case Passerini che verosimilmente, oltre a creare ulteriori problematiche sanitarie (si pensi all’aeroporto, all’autostrada, ecc) ed ambientali (sorgerà proprio accanto all’Oasi WWF di Focognano, ultima area umida superstite di tutta l’area), mortificherà l’aumento della raccolta differenziata.
Se da un lato registriamo grandi annunci di potenziamento della raccolta porta – a – porta (che, in diversi comuni, ha raggiunto, nel volgere di breve tempo, percentuali straordinarie), dall’altro ci sembra che questi svolgano la funzione di “specchietti per le allodole” o annunci propagandistici, quando tutti sanno bene che con due inceneritori così vicini e così grandi (specialmente quello di Case Passerini), il rischio che i rifiuti, anziché essere avviati al riciclo, vengano bruciati, è molto elevato.
Inoltre è incomprensibile il disegno strategico che c’è dietro, in considerazione che due impianti del genere insistendo sul stesso territorio, satureranno tutta la produzione di Rsu indifferenziati. Si vuole forse aprire la strada all’utilizzo del CSS (ex CDR)? Od anche andare verso l’incenerimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, intercettando un mercato nazionale ed europeo?
Pistoia, 11 novembre 2014
Comitato per il WWF di Pistoia
Rete Rifiuti WWF Toscana
Marco Beneforti
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