Padule di Fuchecchio



Le Ville Sbertoli devono avere finalità sociali, non private

E’ di oggi la notizia della previsione di destinare parte dell’area Ville Sbertoli, alla costruzione di un albergo.Innanzitutto pensiamo che sia lecito domandarsi se la nostra città abbia effettivamente bisogno di un’altra struttura alberghiera, oltretutto in una zona decentrata rispetto al centro storico ed anche molto delicata.Secondariamente noi avevamo capito, forse male, che tutta l’area sarebbe stata esclusivamente destinata a finalità sociali. Nel maggio 2009, sollecitati dal Comune, inviammo un breve e certamente non esaustivo pro-memoria con alcune nostre proposte in merito: oltre al parco pubblico ed agli spazi di arte contemporanea (che facessero perno intorno ai murales – spesso splendidi – lasciati dai pazienti del vecchio ospedale psichiatrico), proponemmo – riqualificando le attuali strutture – la destinazione di alcuni stabili a strutture ricettive per anziani, di cui la città ha certamente bisogno.Chiedemmo (e chiediamo) in sostanza un’esclusiva finalità pubblica e sociale di tutta l’area, scevra da tentazioni speculative.Approfittiamo di questa nota per richiamare anche altri punti critici della nostra città. Stiamo infatti assistendo ad un’ondata di cemento preoccupante. Sull’area che ospiterà il nuovo ospedale abbiamo già espresso in passato tutti i nostri dubbi, dubbi peraltro confermati da autorevolissimi tecnici e professionisti anche di recente a mezzo stampa. Inoltre, non si capisce bene che fine abbia fatto il concorso di idee che doveva portare alla realizzazione di un arboreto accanto all’ospedale.Non solo : si stanno progettando parcheggi inutili ed invasivi come quello di San Bartolomeo in Pantano, dimenticandoci che, quando sarà operativo il nuovo ospedale, rimarrà libero quello attualmente a servizio dell’ospedale del Ceppo, in Via Matteotti.Sono stati fatti pesanti tagli al COPIT che di fatto obbligano molti più cittadini (specie quelli dei paesi collinari e pedemontani) ad usare l’auto privata. Di verde francamente se ne vede ben poco, se non quello storico dei pochi parchi pubblici cittadini.

Ci chiediamo: è questo un modello di città sostenibile?

Pistoia, 28 luglio 2011

Comitato per il WWF di Pistoia

Legambiente Circolo di Pistoia