Nel 2008, con la firma del “Protocollo d’Intesa d’Igiene Ambientale”, il Comune di Pistoia si era impegnato con Legambiente e WWF di Pistoia, ad intraprendere un percorso virtuoso di riduzione dei rifiuti.
Specificamente al punto c (“Riduzione dei rifiuti”) era stato previsto di “completare l’uso nelle mense comunali delle scuole, di posate e piatti non usa e getta”.
E’ di questi giorni la notizia che, in diversi plessi scolastici, sono state re-introdotte le posate e le stoviglie usa e getta. La soluzione, oltre che diseducativa, è anche dispendiosa.
Fermo restando il richiamo che le associazioni ambientaliste fanno all’amministrazione comunale di rispettare il protocollo del 2008, giova fare altre considerazioni. Il comune deve capire che esistono scale di priorità nelle spese. Questa è una priorità e pertanto, in tempi brevi, si deve ritornare al bene durevole.
In questo momento l’utilizzo dell’usa e getta è doppiamente pericoloso per il sistema educativo poiché con i bambini, le associazioni ambientaliste – facendo seguito al loro impegno sottoscritto nel protocollo del 2008 – hanno speso ore ed ore per dir loro che mai e poi mai dovranno utilizzare beni usa e getta (di qualsiasi tipo, anche quelli riciclabili). Di punto in bianco gli scolari se li ritrovano sul tavolo all’ora di pranzo.
Non solo. L’amministrazione dovrà trovare, da subito, un fornitore di stoviglie in acciaio o in ceramica (magari facendo pagare una piccola cauzione ai genitori) che i bambini porteranno a casa dopo l’utilizzo, per l’opportuno lavaggio.
Pistoia, 13 dicembre 2011
Comitato per il WWF di Pistoia
Legambiente Circolo di Pistoia