Apprendiamo dalla cronaca locale la notizia di un incendio nel comune di Pieve a Nievole (PT), che ha interessato un vivaio. Il sindaco ha emanato un’ordinanza con la quale vengono chiuse le scuole fino al 21 di settembre, obbligando peraltro le abitazioni site fino a 200 metri dal luogo dell’incendio, a tenere chiuse porte, serrande e meccanismi di ricircolo dell’aria. Pare infatti che, nell’incendio, siano stati bruciati anche diversi prodotti fitosanitari.
E’ una notizia che ci allarma, specialmente in questo periodo che ha visto l’introduzione, a livello regionale, del Decreto della Giunta Regionale Toscana n. 43 del 30 di luglio 2018.
Con questo decreto, che la nostra associazione sta avversando sia a livello nazionale che locale,emanato nominalmente per tutelare “le acque sotterranee destinate al consumo umano”, facendo finta di recepire le norme europee e i decreti legislativi italiani, si consentirà di fatto in Toscana l’utilizzazione agevolata del glifosate e di altri 28 pesticidi, proprio nelle Aree di rispetto a ridosso delle sorgenti e dei pozzi di attingimento per la rete idrica potabile.
Non solo. Tutto questo non tenendo presenti le recenti analisi pubblicate da ARPAT, che hanno verificato, a Pistoia, la presenza di Pesticidi totali anche di 30 volte superiori in alcune acque superficiali, dal Fosso Quadrelli al Torrente Brana, in cui il maggior contenuto inquinante è dato proprio dal Glifosate.
La notizia dell’incendio di Pieve a Nievole, spiega in sé la pericolosità di certi prodotti usati in agricoltura e nel vivaismo che, anziché essere limitati, vengono di fatto legittimati e sostenuti a livello legislativo.
Il principio di precauzione sancito dalla CE, dalla direttiva CE 2009/128 e dal Regolamento CE 1107/2009, viene snobbato, ignorando gli impatti dei pesticidi sulla salute umana e sull’ambiente.
Pistoia, 18/09/2018
p. Comitato per il WWF di Pistoia e Prato
Marco Beneforti